La sterlina inglese ha perso terreno per un terzo giorno consecutivo. Nella sessione nordamericana di giovedì, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,4032, in calo dello 0,31% il giorno. Sul fronte del rilascio, il deficit della Gran Bretagna si è ridotto a 18,4 miliardi di sterline nel quarto trimestre. Il PIL finale britannico è rimasto invariato allo 0,4% nel quarto trimestre. Negli Stati Uniti, le richieste di disoccupazione sono scese a 215 mila, battendo facilmente la stima di 230 mila. Anche la fiducia dei consumatori è migliorata, dato che il sentimento dei consumatori UoM è salito a 101,4, superando la barriera 100 per la prima volta da ottobre. Tuttavia, l'indicatore ha mancato la stima di 101,9 punti.

La Gran Bretagna e l'Unione Europea hanno recentemente concordato una fase di transizione nel processo Brexit, che intende ammortizzare la partenza della Gran Bretagna dal club. In particolare, il settore delle imprese dovrà adattarsi alla nuova realtà del post-Brexit. Tuttavia, gli indicatori pubblicati di mercoledì hanno evidenziato alcune evidenti debolezze dell'economia britannica. L'indagine sulle vendite al dettaglio CBI ha mostrato un calo dei volumi di vendita negli ultimi mesi, e questa preoccupante tendenza è proseguita a marzo, con una lettura di -8 punti. Anche la fiducia dei consumatori GFK ha registrato cali consecutivi da aprile 2016. Nonostante a questo, la sterlina britannica ha goduto di un solido marzo, con i guadagni del 2,6% rispetto al dollaro USA.

L'economia degli Stati Uniti continua a espandersi a un ritmo vivace. Il PIL rivisto per il terzo trimestre si è attestato al 2,9%, battendo la stima del 2,7%. Per quanto riguarda il 2018, la crescita del primo trimestre dovrebbe ammontare all'1,8%, ma c'è ancora una forte possibilità che l'economia possa raggiungere una crescita del 3% quest'anno, come promesso dal presidente degli Stati Uniti Trump.

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