Per le 24 ore, l'EUR è sceso dello 0,71% rispetto all'USD e si è chiuso a 1,2315, dopo che il capo della Banca centrale europea (BCE) Mario Draghi, ha segnalato che la politica monetaria sarebbe rimasta accomodante fino l'inflazione del 2,0%.

In una dichiarazione post-riunione, la banca centrale ha rinunciato a rafforzare la propria programma di acquisto di attività se le prospettive economiche della zona euro peggiorasse, evidenziando così la sua crescente fiducia nelle prospettive di crescita della regione. Inoltre, la banca centrale ha aggiornato la sua previsione di crescita economica al 2,4% per quest'anno, da una previsione precedente del 2,3%, mentre l'inflazione era stimata a rimanere all'1,4% nel 2018.

Separatamente, gli ordini di fabbrica destagionalizzati della Germania sono diminuiti del 3,9% su base mensile a gennaio, scendendo al livello più basso da gennaio 2017. Gli ordini di fabbrica hanno registrato un rialzo rivisto del 3,0% nel mese precedente, mentre i partecipanti al mercato avevano stimato una caduta di 1,8%.

Negli Stati Uniti, i dati hanno rivelato che le richieste per i sussidi di disoccupazione sono salite a un massimo di 6 settimane di 231.0K, dopo aver registrato un basso livello di 48 anni di 210.0K nella settimana precedente. I partecipanti al mercato avevano previsto che le richieste di disoccupazione iniziale salissero a un livello di 220.0K.

Proseguendo, gli investitori terranno sotto stretto controllo la bilancia commerciale tedesca, e le cifre della produzione industriale, entrambe a gennaio, che dovrebbero essere pubblicate in poche ore. Più tardi, i partecipanti al mercato si concentreranno sui libri paga non agricoli USA, e sul tasso di disoccupazione, tutti per febbraio.

La previsione precedente non e una guida diretta alle citazioni, ma solo un suggerimento.

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