Giovedì 19 marzo è stata una giornata piuttosto difficoltosa per l'Europa e in particolare per le valute europee. Vi ricordo che l'Italia è ancora nella quarantena, con restrizioni totali alla circolazione delle persone, inoltre la situazione rimane piuttosto complicata in diversi altri paesi europei. Considerata la dinamica della diffusione del virus in Europa, non ci si può aspettare che la situazione si stabilizzi nei prossimi giorni. Di conseguenza, abbiamo assistito ad una caduta piuttosto forte della coppia di valute EUR/USD. Dopo l'ultima ondata delle vendite, la coppia ha raggiunto il suo livello più basso dal 2017. Allo stesso tempo, l'attività dei venditori sotto il livello di 1,0785 rimane debole, il che significa che i compratori sono in grado di impedire che la coppia subisca un ulteriore ribasso. La situazione simile si è verificata con la coppia valutaria GBP/USD - dove le quotazioni hanno registrato i minimi storici, anche se oggi assistiamo ad un tentativo da parte dei tori di riprendere la crescita con l'obiettivo a 1,2000 o addirittura ad 1,2125. Questo scenario sarà in priorità fino a quando le quotazioni non torneranno al livello di supporto a 1,1785. Comunque, non sono più consigliabili gli acquisti sul mercato, in quanto non è più possibile effettuare un breve "stop" per ottenere il rapporto rischio/profitto da 1 a 3 e oltre.
Il progressivo peggioramento della situazione economica in Europa, nonché una possibile estensione della quarantena da parte di alcuni paesi, oltre ad azioni della Fed nel tentativo di proteggere il mercato azionario statunitense, hanno contribuito al rafforzamento del dollaro USA. A questo proposito, vorrei richiamare la vostra attenzione sull'indice del dollaro USA, il quale ha raggiunto i suoi massimi dal 2016, il che a sua volta aumenta il rischio che si verifichi una correzione a breve termine. E ora passiamo al mercato del petrolio, in particolare al WTI americano. Dopo il crollo a 20,5 dollari al barile, l'attività dei compratori è aumentata. Ciononostante, non si può aspettare per il momento una crescita significativa dei prezzi, finché la Russia e l'Arabia Saudita non avranno modificato la loro posizione nella produzione e non si sarà stabilizzata la situazione del coronavirus.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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