Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito del 5,19% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,6546 dollari. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,6538$, in diminuzione dello 0,12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6510$ seguito da 0.6481$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6563$ seguito da 0,6587$.
Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 3,23% rispetto allo JPY, chiudendo a 106,59 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato su base preliminare dal ministero nipponico di Economia, Commercio e industria, in marzo la produzione industriale è crollata in Giappone del 5,2% annuo, in lieve miglioramento rispetto alla contrazione del 5,7% della lettura finale di febbraio (2,4% il declino di gennaio) e sopra alla flessione del 6,1% attesa dagli economisti. Su base mensile, rettificata stagionalmente, la produzione industriale è invece scesa del 3,7% dopo il calo dello 0,3% di febbraio (1,9% il rialzo di gennaio) e contro il crollo del 5,2% del consensus.
Le vendite al dettaglio sono crollate in Giappone del 4,6% annuo, contro il progresso dell'1,6% di febbraio (0,4% il declino di gennaio) e la flessione del 4,7% del consensus. Su base mensile rettificata stagionalmente le vendite retail hanno invece registrato una contrazione del 4,5% dopo il rialzo dello 0,5% di febbraio (1,5% l'incremento di gennaio), in linea con le attese degli economisti.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 106,69$, in aumento dello 0,09% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 106.41$ seguito da 106.12$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 106,93$, seguito da 107,16$.
Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è poco mosso ma il parallelo rafforzamento dello yen sul biglietto verde non impedisce il recupero di Tokyo: il Nikkei 225 guadagna infatti il 2,14% (fa peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque dell'1,03%).
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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