Nelle ultime 24 ore, l'EUR è sceso contro il dollaro USA, chiudendo a 1,1231 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo i rapporti pubblicati dalla CNBC, l'ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti sta prendendo provvedimenti che gli consentiranno di inserire dazi aggiuntivi sui restanti 300 miliardi di dollari di beni cinesi che vengono importati negli Stati Uniti. Il presidente Trump non ha ufficialmente confermato se andrà avanti con i dazi, ma vengono poste le basi nel caso in cui decida di procedere. Lunedì, il presidente Trump ha commentato che, tra poche settimane, vedremo se l'accordo commerciale avrà successo. Sempre lunedì, i funzionari cinesi hanno annunciato dazi di ritorsione per 60$ miliardi di merci statunitensi e dazi estesi che potrebbero raggiungere il 25%. Le segnalazioni di ulteriori ritorsioni indicano che questo potrebbe non essere l'ultima mossa della Cina nei confronti delle nuovi dazi di Trump. Sia i funzionari statunitensi che quelli cinesi hanno promesso di rimanere forti e non hanno mostrato alcun segno di compromesso.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1,1233$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1214$, seguito da 1.1196$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.1257$, seguito da 1.1282$.
Nelle ultime 24 ore, la GBP è diminuita dello 0,45% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,2952 dolari. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1.2962$, in aumento dello 0.08% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.2922$, seguito da 1.2881$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.3022$, seguito da 1.3081$.
Le principali Borse europee, oggi hanno aprono in rialzo nel tentativo di rimbalzo dopo un inizio d'ottava in rosso. In avvio a Francoforte il Dax sale dello 0,28%, a Parigi il Cac40 guadagna lo 0,57% e a Londra l'indice Ftse100 segna un progresso dello 0,36%. A Milano l'indice Ftse Mib, che da inizio mese ha ceduto oltre 5,5 punti percentuali scivolando sui minimi a due mesi, segna nei primi minuti di contrattazioni un progresso dello 0,57% a quota 20.710 punti.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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