Negli Stati Uniti, il Dipartimento del lavoro ha reso noto che la seconda lettura del PIL del terzo trimestre ha evidenziato una variazione positiva del 3,5%, in linea con l'indicazione preliminare e in frenata rispetto al rialzo del 4,2% dei tre mesi precedenti. Il dato ha deluso leggermente le attese che parlavano di un incremento del 3,6%.

Oggi le principali borse asiatiche sono passati in territorio positivo, il Nikkei 225 giapponese ha chiuso al +1,02%, l’Hang Seng di Hong Kong al +1,33% e il CSI 300, l’indice della Cina continentale, al +1,33%, segnando il rialzo più consistente dal 2 novembre (+3,56%). Anche l’USD si è rafforzato, l’indice del dollaro si attesta a 97,51 (+0,15%) poiché sembra che il conflitto sino-americano si stia attenuando (dal punto di vista degli investitori). In effetti, il giorno dopo il duro comunicato di Trump circa i negoziati con le controparti cinesi e la minaccia di un’intensificazione dei dazi commerciali, il consulente economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, ha ribaltato le prospettive sui negoziati commerciali durante il vertice G20 in Argentina. Kudlow ha accennato alla possibilità che i due leader abbiano colloqui costruttivi e che raggiungano un accordo.

Indici; Stoxx600 + 0,1% a 357,6, FTSE -0,1% a 7007, DAX + 0,0% a 11313, CAC-40 + 0,3% a 4995, IBEX-35 + 0,4% a 9120, SMI + 0,1% a 8907.

A Piazza Affari, l'indice principale Ftse Mib segna un calo frazionale dello 0,03% a 19.145 punti, mentre sul fronte dei titoli di Stato, lo spread è in restringimento a 291 punti. Tra le blue chip, tonfo per Tenaris (-8%) sulla notizia che il presidente e Ceo, Paolo Rocca, è stato accusato in Argentina nell'ambito di un'indagine per corruzione che coinvolge la controllante Techint. Male anche Atlantia (-2,4%) e Pirelli (-2,2%). Forti acquisti sulle banche; Banco Bpm +5,3%, Bper +3,4%, Unicredit +2,5%.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi

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